Nono a caso la cucina Emiliana utilizza soprattutto il burro grasso nordico per eccellenza, mentre la Romagna grazie anche ai se pur scarsi uliveti impiega spesso l'olio ingrediente squisitamente mediterraneo

Quest'ultimo in particolare va ricondotto all'antico retaggio culturale degli spiedi medievali sopravvissuti nelle regione dell'Italia Centrale
L'impiego del pomodoro poi ortaggio giunto nella regione verso il settecento si è meglio radicato in Romagna e nel Bolognese che nel resto dell'Emilia dove primeggiano piatti bianchi
Sulla Romagna si a Firenze che Venezia cercarono di esercitare la propria influenza
tracce di una possibile contaminazione gastronomica da parte delle due città possono individuarsi nella consuetudine a nord della regione di passare le sarde nella farina di mais ossia nella farina della polenta che viene invece sostituita dal pangrattato nella parte più meridionale rivolta cioè verso il centro sud del paese dove trionfa il pane
Una lunga storia caratterizza la piadina il pane della Romagna come la definì Giovanni Pascoli anche se sarebbe corretto parlare di pane azzimo
questa caratteristica la fece attribuire alla comunità ebraica di Ferrara di fatto però la piadina veniva preparata già in epoca precedente alla presenza degli ebrei in città
per lo stesso motivo anche le analogie con i pani mediorientali si rivelano casuali proprio perché la piadina vanta origini ancora più antiche
per tradizione viene imbottita con prosciutto crudo e squacquerone il cremoso formaggio locale
la presenza del mare ha profondamente inciso sulla storia gastronomica romagnola
non a caso la fascia costiera presenta una certa omogeneità culinaria
Il pesce crudo è valorizzato più che altrove ed è protagonista di grigliate fritti guazzetti
non mancano pesci San Pietro sogliole rombi che si prestano alle preparazioni più raffinate spesso di semplice esecuzione condite con un'emulsione di olio di Brisighella e limone
L'anguilla pesce diffuso ed apprezzato è preparata solitamente alla griglia se cucinata secondo le regole deve perdere buona parte del suo grasso e assumere una morbidezza quasi fondente soprattutto se si tratta di un grosso esemplare
Ravenna ben rappresenta la cucina romagnola in quanto da una parte è collegata al mare e quindi propone la cucina marinara e dall'altra si sviluppa verso l'entroterra per cui promuove la cucina di carne al pari di quella forlivese
Carne in questo caso rappresentata dal manzo di cui esiste persino una razza autoctona la razza romagnola
una città che si differenzia da tutte le altre è Ferrara erede della sontuosa cucina degli estensi
Il pasticcio ferrarese è un piatto rappresentativo composto da un involucro di pasta frolla farcito di pasta corta condita con ragù e funghi
Ma Ferrara è soprattutto la citta dei tortelli di zucca qui chiamati cappellacci che si ritrovano in Emilia a Modena e a Reggio in special modo altre due città estensi
Che queste città abbiano conservato la propria storia gastronomica tracce del loro illustre passato lo dimostrano due piatti in puro stile estense il pasticcio reggiano una pasta frolla farcita di cappelletti e il cotechino di Modena avvolto nel prosciutto e carne di vitello