domenica 15 dicembre 2019

pasticcio al ragù - con patate

pasticcio di patate al ragù - ricetta -

dosi per 6 persone

ingredienti

850 g di patate
560 g di latte
400g di noce di manzo
300g di brodo  di carne
150 g di funghi porcini congelati
150 g di salsiccia
50 g di sedano
50 g di carota
30 g di cipolla
grana grattugiato
prezzemolo
alloro
burro
olio extravergine di oliva

tagliate una noce di manzo a pezzetti poi tritatela con il coltello fino ad ottenere un battuto spellate la salsiccia e sgranatela schiacciandola sul tagliere con la lama di un coltello  di piatto
tagliate il sedano la carota e la cipolla a cubetti piccolissimi
scaldate 3 cucchiai di olio con un foglie di alloro  e rosolatevi la salsicccia  per 2 - 3 minuti aggiungete il sednao la cartoa e la cipolla fateli appassire per 5 minuti  unite infine la noce di manzo  e rosolatela per 4 - 5 minuti  quando comincia a rilasciare il suo liquido aggiungete anche i funghi  scongelati e sminuzzati e fate insaporire tutto insieme  per 2 minuti.
coprite con il brodo  e 60 g di latte e fate cuocere a fuoco moderato  per circa 1 ora e 30 minuti
pelate le patate e tagliatele  a rondelle  regolari di circa 4 mm sciacquatele  sotto l'acqua  per eliminare parte del loro amido e fatele bollire  in un litro di acqua con 500 g di latte una foglia di alloro e sale per 5 - 6  minuti  scolatele al dente e lasciatele intiepidire
imburrate una pirofila  e distribuire  sulo fondo un po' di ragù  fate uno strato di patate un altro di ragù poi aggiungete grana e prezzemolo  tritato
proseguite alternando  strati di ragù e patate grana e prezzemolo  fino ad esurire gli ingredienti  terminate con il ragù  e patate grana e prezzemolo cospargete con fiocchetti di burro  e infornate a 190° per 20 - 25 minuti

pasticcio di patate al ragù - ricetta -

dolci con le mele - crumble

squisito crumble  di mele e cannella e se vi piace potete aggiungere all'impasto di mandorle o di nocciole tritate grossolanamente  il dolce acquisterà un sapore particolare

dosi per 6 persone
ingredienti
3 mele 
6 cucchiai di zucchero
90 g di farina
110 g di burro
cannella in polvere
burro farina

sbucciate le mele  tagliatele a metà privatele del torsolo  e affettatele non troppo sottili  disponetele con garbo sul fondo di una teglia imburrata e infarinate in modo da farcele stare in un solo strato
cospargetele con 3 cucchiai di  zucchero setacciate la farina in una ciotola capiente con lo zucchero rimasto  aggiungete il burro freddo  (appena tolto dal frigo)  a pezzetti e impastate velocemente gli ingredienti  con la punta delle dita  per formare un composto sbriciolato  distribuitelo sulle mele  lasciando qualche spazio  vuoto qua e là  e cuocete in forno  a 200° per 30'
fino a che la superficie del crumble non sarà dorata e croccante
portate in tavola il crumble nello stesso recipiente e servitelo tiepido o freddo  se volete accompagnatelo con crema inglese

venerdì 13 dicembre 2019

la storia del cioccolato

dalle origini da Cortés
dal 400 a.C. al 1519 quando Cortés incontrò Montezuma e il cacao

La storia del cioccolato  ha origini antichissime L'albero del cacao  cresceva spontaneo  addirittura 4000 anni prima di Cristo  nel bacino dell' Orinoco e del Rio delle Amazzoni 
I primi a coltivarlo furono probabilmente i Maya  nello Yucatan  intorno al XVII secolo  a.C.  non solo i semi del cacao venivano da loro utilizzati come monete  e si narra perfino che i principi dell'impero  richiedessero alle città dei tributi  di cacao.
Questa imposta e le conseguenti rivolte contadino  furono forse una delle cause della caduta dell'Impero Maya  nel X secolo  d.C. e della scomparsa  di questa civiltà fatto che rappresentava uno dei più grandi misteri della storia
sul territorio della civiltà decaduta e precisamente a Chichén si stabilirono un gruppo di Toltechi cacciati dalla loro capitale Tollan  (l'odierna Tula) in seguito  a un colpo di stato
Re dei Toltechi era Topiltzin  Quetzalcóatl capo politico  e religioso e uomo di pace
Qui la storia si intreccia con una leggenda tramandata dagli atzechi  che racconta come il re si trasformò in serpente piumato, malato  bevve una misteriosa pozione che invece di guarirlo  lo face impazzire spingendolo a fuggire dal suo regno  fino a raggiungere  la costa orientale  dove salì su una zattera di serpenti intrecciati
Ma prima di partire  promise che un giorno avrebbe fatto ritorno  nello stesso luogo da dove era partito  per riportare agli uomini tesori  per riappropriarsi del suo regno e questo sarebbe avvenuto portò il cacao
Dagli Aztechi  nacque anche una seconda leggenda  sull'origine del cacao
una principessa  mentre il suo sposo  era partito per difendere l'impero  si fece uccidere dai nemici pur di non rivelare dove erano custodite le ricchezze del regno
Dal suo sangue  nacque la pianta di cacao  con i frutti che contengono frutti amari  come la sofferenza  forti come la virtù
La pianta del cacao  fu così un dono di Dio  alla fedeltà della sposa  pagata con la morte 

La svista di Colombo una scoperta mancata

Se finora la storia si confonde con la leggenda  quel che è certo che nel 1502 al quarto e ultimo viaggio nelle indie Colombo sbarcò nell'Honduras
qui gli vennero offerti i semi del cacao  e la bevanda da essi ricavata
con il rispetto per la civiltà azteca  e per l'origine divina del cacao  la cioccolata di quei tempi doveva essere veramente cattiva
Tanto che Colombo  che di scoperte se ne intendeva questa proprio se la fece sfuggire  e tornò in patria senza portare il tesoro azteco 
diciassette anni più tardi nel 1519 Hernan Cortes giunse dalla Spagna  per conquistare la Nuova Terra
Quando nel 1519 Montezuma imperatore degli Aztechi  venne informato dell'arrivo di una flotta  di undici navi guidata da unomini dalle armature  belliche  pensò al ritorno del re serpente piumato  e accolse con i dovuti rispetti il conquistatore
l'impseratore gli offrì i redditi della piantagione  di cacao
a differenza di Colombo Cortes capì immediatamente l'importanza economica che questi semi dovevano avere
il sapore non doveva essere tanto adatto ai palati occidentali 
Cortes dopo aver raso al suolo una delle più grandi civiltà fece ritorno in Spagna  nel 1528 portando con sé i semi di cacao  ignaro della fama e del successo che avrebbe riscosso

sgonfiotti pugliesi

  Gli   sgonfiotti pugliesi   sono una specialità tipica della cucina pugliese , simili a piccoli panzerotti fritti , ma più leggeri e gonfi...