lunedì 23 dicembre 2019

primi di pesce - ravioli

questi ravioli di pesce vengono conditi con un sugo gustoso di patate olive e capperi.

dosi per 4 persone

ingredienti

400g di farina
4 uova
350 g di filetti di merluzzo
300g di patate
5 pomodori
25 olive snocciolate
2 cucchiai di capperi sott'aceto
1 cipollotto
1 mazzetto di prezzemolo
3 rametti di timo
 4 cucchiai di olio
sale e pepe

mentre lessate  le patate senza sbucciarle preparate i ravioli  con 400g di farina tre uova  qualche cucchiaio di acqua  e un pizzico di sale lasciar riposare.
scolate le patate quando  sono ancora ben sode  lasciate intiepidire  e dopo averle pelate tagliatele a dadini  spezzettate grossolanamente  le olive  sciacquate i capperi  lessate e tritate  finemente il prezzemolo 
sbucciate l'aglio  e i pomodori, private questi ultimi dei semi e tagliateli  a dadini  e ponete entrambi  gli ingredienti  in una padella con 4 cucchiai di olio  sale pepe
dopo 2 minuti aggiungete i dadini di patate  e i pezzetti di olive  e dopo altri 2 minuti  aggiungete prezzemolo tritato e capperi . Mescolate e spegnete.
per il ripieno dei ravioli  cuocete a vapore i filetti di merluzzo e sbriciolateli finemente. tritate il timo con il cipollotto  amalgamate il tutto  con l'uovo rimasto e  sale e pepe
stendete la pasta  all'uovo tagliatela a quadretti  suddividete il ripieno di pesce sui quadretti e chiudete a triangolo premete bene in modo che i ravioli non si aprano in cottura
servite con il sugo di patate

domenica 22 dicembre 2019

nepitelle calabresi

le nepitelle sono dolci tradizionali della cucina calabrese  delle provincie di Crotone e Catanzaro  tipici delle feste di Natale  preparati con noci  mandorle fichi vino cotto  cioccolato e spezie

ingredienti

per le nepitelle

500g di farina
150 g di strutto
150 g di zucchero
3 uova
lievito in polvere per dolci

200g di noci
200g di mandorle
150 g di fichi secchi
150 g di uvetta
scorza di 2 arance grattugiata
100g di cioccolato fondente
30 g di cacao in polvere
200g  di vino cotto
2 cucchiaini di cannella
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
1 bicchierino di liquore strega
200g di miele

per le nepitelle
mettete la farina e lo zuccchero a fontana unite le uova intere il burro ammorbidito e il lievito e impastate il tutto  molto bene  fino ad ottenere un composto liscio
stendere la pasta con il mattarello e ricavatene dei dischi 

per il ripieno fate ammorbidir l'uvetta in acqua tiepida tritate le noci  le mandorle i fichi il cioccolato fondente 
in un contenitore versate gli ingredienti  con l'uvetta strizzati e aggiungete il cacao in polvere  le spezie le scorze un bicchierino di strega  ottenendo un impasto morbido ma consistente

spennellate i bordi della pasta mettete il ripieno e chiudete a mezza luna  pressate bene spennellate le nepitelle con  il rosso d'uovo  adagiatele  in una teglia  e cuocete per 30' a  200° 

mercoledì 18 dicembre 2019

tajarin al sugo

cucina piemontese - i tajarin sono  un piatto tipico del Piemonte  dove la pasta fresca si unisce ai condimenti della tradizione. risultato dell'antica sapienza contadina delle Langhe

tajarin al sugo di carne

dose per 6 persone

ingredienti

per la pasta
400g di farina bianca 00
2 uova intere
6 tuorli
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
farina per la lavorazione
sale
per il sugo
12 kg di noce di vitello
50 g di burro
6 fettine di pancetta
1/2 bicchiere di  passata di pomodoro
1 rametto di rosmarino
1 spicchio di aglio
brodo
abbondane parmigiano grattugiato
sale e pepe

disponete la farina sulla spianatoia fate la fontana raccogliete al centro le uova e i tuorli unite un pizzico di sale e l'olio  mescolate e impastate lavorate la pasta fino a renderla liscia e compatta avvolgetela in pellicola e lasciatela riposare per qualche minuto
stendete la pasta  sulla spianatoia  infarinata in una sfoglia dello spessore di un paio di mm infarinate leggermente  la sfoglia  poi arrotolatela morbidamente e tagliatela a tagliolini della larghezza di 3 mm allargandoli  man mano su un telo infarinato 
preparate il sugo  praticate nella carne qualche piccola incisone e introducetevi ciuffi di rosmarino filettini di aglio  e metà della pancetta tagliata a listarelle 
tritate la rimanente pancetta e fatela soffriggere in una casseruola con il burro  unite la carne fatela rosolare da tutte le parti salate  pepate bagnate con un mestolo di brodo la passata  e proseguite la cottura per un'ora abbondante unendo se necessario altro brodo 
a cottura ultimata  scolate la carne e tenetela da parte 
passate il sugo al setaccio  raccoglietelo in una casseruola mantenendo la fiamma bassa  lessate i tajarin  scolateli e conditeli con i sugo e il parmigiano  servite l'arrosto  come secondo
cucina piemontese - tajarin al sugo

COCKTAIL - ILDAIQUIRI FROZEN AL MANGO

 COCKTAIL - IL DAIQUIRI  FROZEN AL MANGO 

INGREDIENTI

GHIACCIO TRITATO
45 ML ( 1 1/2 DOSE ) DI RUM BIANCO
30 ML ( 1 DOSE) DI COINTREAU
15 ML( 1/2 DOSE ) DI LIQUORE AL MANGO
30 ML (1 DOSE)SUCCO DI LIMONE
LA POLPA DI UN MANGO

METTERE IL GHIACCIOTRITATO AGGIUNGERE IL , RUM, IL COINTREAU,  IL LIQUORE AL MANGO,IL  SUCCO DI LIMONE E LA  POLPA DI MANGO

POI  IN UN BLENDER E FRULLATE PER BENE FINCHE' GLI  INGREDIENTI NON SARANNO AMALAGAMATI SERVIRE

martedì 17 dicembre 2019

ricette bimby zuppa di lenticchie

il bimby è comodo è veloce ecco una ricetta autunnale la zuppa di lenticchie con sugo di pomodoro

dosi per 4 persone

1 gambo di sedano
1 carota 1 cipolla
1 spicchio di aglio
250 g di lenticchie in scatola
400g di polpa di pomodoro
1 dado
olio
timo alloro basilico pepe e cumino
1 bicchiere di acqua

mettere  la carota il sedano  la cipolla e l'aglio  nel bimby e tritali
aggiungere olio e cuocere per 2 minuti a 100° velocita 1 antiorario poi  aggiungere la polpa di pomodoro  il bicchiere di acqua le erbe aromatiche e il dado
cuocere per 40° 100° antiorario
trascorso il tempo  aggiungere le lenticchie  lasciando amalgamare per 10' 80°  vel 1 antiorario  prima di servire aggiungere cumino e sale

lunedì 16 dicembre 2019

liquore bargnolino fatto in casa

liquore bargnolino fatto in casa

il bargnolino  è un liquore che si produce nelle zone di Parma e Piacenza  più comunemente chiamato Prunella  è un liquore  dall'alta gradazione alcolica  ottenuto dalla infusione della bacche di prugnolo selvatico  detto anche pruno spino  arbusto tipico dell'Appennino  tosco-emiliano ideale come ammazza caffè

ecco gli ingredienti

1 kg di prugnoli
1 litro di alcol a 90°
1 litro d vino rosso

lavare le bacche  asciugarle bene poi andranno messi in infusione nell'alcool per 40 giorni insieme allo zucchero  utilizzando un contenitore a chiusura ermetica 
l'infuso  dovrà essere esposto al sole agitandolo di tanto in tanto per sciogliere lo zucchero quindi filtrare l'infuso  recuperare i prugnoli inserirli ancora nel contenitore e coprirli con i vino rosso  lasciarli in infusione per 7 giorni  poi filtrare nuovamente  e unire i due liquidi  e imbottigliare il bargnolino  e dopo 60 giorni il liquore è pronto per essere gustato

domenica 15 dicembre 2019

pasticcio al ragù - con patate

pasticcio di patate al ragù - ricetta -

dosi per 6 persone

ingredienti

850 g di patate
560 g di latte
400g di noce di manzo
300g di brodo  di carne
150 g di funghi porcini congelati
150 g di salsiccia
50 g di sedano
50 g di carota
30 g di cipolla
grana grattugiato
prezzemolo
alloro
burro
olio extravergine di oliva

tagliate una noce di manzo a pezzetti poi tritatela con il coltello fino ad ottenere un battuto spellate la salsiccia e sgranatela schiacciandola sul tagliere con la lama di un coltello  di piatto
tagliate il sedano la carota e la cipolla a cubetti piccolissimi
scaldate 3 cucchiai di olio con un foglie di alloro  e rosolatevi la salsicccia  per 2 - 3 minuti aggiungete il sednao la cartoa e la cipolla fateli appassire per 5 minuti  unite infine la noce di manzo  e rosolatela per 4 - 5 minuti  quando comincia a rilasciare il suo liquido aggiungete anche i funghi  scongelati e sminuzzati e fate insaporire tutto insieme  per 2 minuti.
coprite con il brodo  e 60 g di latte e fate cuocere a fuoco moderato  per circa 1 ora e 30 minuti
pelate le patate e tagliatele  a rondelle  regolari di circa 4 mm sciacquatele  sotto l'acqua  per eliminare parte del loro amido e fatele bollire  in un litro di acqua con 500 g di latte una foglia di alloro e sale per 5 - 6  minuti  scolatele al dente e lasciatele intiepidire
imburrate una pirofila  e distribuire  sulo fondo un po' di ragù  fate uno strato di patate un altro di ragù poi aggiungete grana e prezzemolo  tritato
proseguite alternando  strati di ragù e patate grana e prezzemolo  fino ad esurire gli ingredienti  terminate con il ragù  e patate grana e prezzemolo cospargete con fiocchetti di burro  e infornate a 190° per 20 - 25 minuti

pasticcio di patate al ragù - ricetta -

dolci con le mele - crumble

squisito crumble  di mele e cannella e se vi piace potete aggiungere all'impasto di mandorle o di nocciole tritate grossolanamente  il dolce acquisterà un sapore particolare

dosi per 6 persone
ingredienti
3 mele 
6 cucchiai di zucchero
90 g di farina
110 g di burro
cannella in polvere
burro farina

sbucciate le mele  tagliatele a metà privatele del torsolo  e affettatele non troppo sottili  disponetele con garbo sul fondo di una teglia imburrata e infarinate in modo da farcele stare in un solo strato
cospargetele con 3 cucchiai di  zucchero setacciate la farina in una ciotola capiente con lo zucchero rimasto  aggiungete il burro freddo  (appena tolto dal frigo)  a pezzetti e impastate velocemente gli ingredienti  con la punta delle dita  per formare un composto sbriciolato  distribuitelo sulle mele  lasciando qualche spazio  vuoto qua e là  e cuocete in forno  a 200° per 30'
fino a che la superficie del crumble non sarà dorata e croccante
portate in tavola il crumble nello stesso recipiente e servitelo tiepido o freddo  se volete accompagnatelo con crema inglese

venerdì 13 dicembre 2019

la storia del cioccolato

dalle origini da Cortés
dal 400 a.C. al 1519 quando Cortés incontrò Montezuma e il cacao

La storia del cioccolato  ha origini antichissime L'albero del cacao  cresceva spontaneo  addirittura 4000 anni prima di Cristo  nel bacino dell' Orinoco e del Rio delle Amazzoni 
I primi a coltivarlo furono probabilmente i Maya  nello Yucatan  intorno al XVII secolo  a.C.  non solo i semi del cacao venivano da loro utilizzati come monete  e si narra perfino che i principi dell'impero  richiedessero alle città dei tributi  di cacao.
Questa imposta e le conseguenti rivolte contadino  furono forse una delle cause della caduta dell'Impero Maya  nel X secolo  d.C. e della scomparsa  di questa civiltà fatto che rappresentava uno dei più grandi misteri della storia
sul territorio della civiltà decaduta e precisamente a Chichén si stabilirono un gruppo di Toltechi cacciati dalla loro capitale Tollan  (l'odierna Tula) in seguito  a un colpo di stato
Re dei Toltechi era Topiltzin  Quetzalcóatl capo politico  e religioso e uomo di pace
Qui la storia si intreccia con una leggenda tramandata dagli atzechi  che racconta come il re si trasformò in serpente piumato, malato  bevve una misteriosa pozione che invece di guarirlo  lo face impazzire spingendolo a fuggire dal suo regno  fino a raggiungere  la costa orientale  dove salì su una zattera di serpenti intrecciati
Ma prima di partire  promise che un giorno avrebbe fatto ritorno  nello stesso luogo da dove era partito  per riportare agli uomini tesori  per riappropriarsi del suo regno e questo sarebbe avvenuto portò il cacao
Dagli Aztechi  nacque anche una seconda leggenda  sull'origine del cacao
una principessa  mentre il suo sposo  era partito per difendere l'impero  si fece uccidere dai nemici pur di non rivelare dove erano custodite le ricchezze del regno
Dal suo sangue  nacque la pianta di cacao  con i frutti che contengono frutti amari  come la sofferenza  forti come la virtù
La pianta del cacao  fu così un dono di Dio  alla fedeltà della sposa  pagata con la morte 

La svista di Colombo una scoperta mancata

Se finora la storia si confonde con la leggenda  quel che è certo che nel 1502 al quarto e ultimo viaggio nelle indie Colombo sbarcò nell'Honduras
qui gli vennero offerti i semi del cacao  e la bevanda da essi ricavata
con il rispetto per la civiltà azteca  e per l'origine divina del cacao  la cioccolata di quei tempi doveva essere veramente cattiva
Tanto che Colombo  che di scoperte se ne intendeva questa proprio se la fece sfuggire  e tornò in patria senza portare il tesoro azteco 
diciassette anni più tardi nel 1519 Hernan Cortes giunse dalla Spagna  per conquistare la Nuova Terra
Quando nel 1519 Montezuma imperatore degli Aztechi  venne informato dell'arrivo di una flotta  di undici navi guidata da unomini dalle armature  belliche  pensò al ritorno del re serpente piumato  e accolse con i dovuti rispetti il conquistatore
l'impseratore gli offrì i redditi della piantagione  di cacao
a differenza di Colombo Cortes capì immediatamente l'importanza economica che questi semi dovevano avere
il sapore non doveva essere tanto adatto ai palati occidentali 
Cortes dopo aver raso al suolo una delle più grandi civiltà fece ritorno in Spagna  nel 1528 portando con sé i semi di cacao  ignaro della fama e del successo che avrebbe riscosso

ricetta pasta con carciofi e salsiccia

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